<p>Riporto quanto trovato in rete riguardo a due casi che possono iniziare a delineare la situazione Italiana riguardo al GDPR.</p>



<p>Il primo di una dirigente scolastica che ha reso pubblica una circolare contenente dati relativi a minorenni disabili. un genitore si e&#8217; lamentato e ha segnalato al garante la situazione che ha provveduto a sanzionare per 20.000,00 euro il dirigente. Nonostante l&#8217;appello alla corte dei conti, ogni opposizione e&#8217; stata respinta.</p>



<p>La seconda , verso <strong>l’ex presidente della regione Calabria Scopelliti</strong> che è stato chiamato <strong>a rispondere di danno erariale</strong> a seguito della denuncia presentata al Garante da un dipendente regionale che lamentava la scarsità di tutela dei propri dati personali. </p>



<p>Dalla procedura di controllo che evidenzia gravi inregolarita&#8217; nella protezione dei dati. in particolare a designare gli incaricati del trattamento e l’utilizzo delle postazioni di lavoro in violazione degli articoli 33 e 34 del D. Lgs. 196/03, all’epoca ancora in vigore. Se fossero state applicate le sanzionzioni previste dal GDPR le cifre sarebbero state di gran lunga molto più alte. </p>



<p> Vani i tentativi dell’ex Presidente di eludere la propria responsabilità sostenendo di avere una funzione di indirizzo politico e non amministrativo; in ogni caso il Collegio, allineandosi con quello che è oggi il disposto del GDPR, ha rilevato come la figura del Titolare sia quella cui competono le decisioni in ordine a finalità e modalità del trattamento dei dati personali. In quanto legale rappresentante dell’Ente Regione, titolare del trattamento, <strong>è su di lui che gravano direttamente gli obblighi</strong>, dato che la qualità del titolare del trattamento non può essere determinata liberamente, ma discende direttamente <strong>dai poteri decisionali</strong> che si esercitano sui dati. </p>



<p>Finalmente il G.D.P.R. inizia ad avere i suoi frutti rendendo sempre piu&#8217; sicuri i dati dei cittadini europei.</p>



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Chi maltratta i dati oggi paga grazie al GDPR

libro gdpr