<h2 class="wp-block-heading">Scelta del centralino</h2>



<p>Per scegliere un <strong>centralino telefonico</strong> è indispensabile disporre di alcuni dati tecnici (risorse, linee, interni etc.), </p>



<p>nonché conoscere le esigenze minime della struttura in cui si dovrà integrare il centralino telefonico ( servizi richiesti, tipo di rete telefonica, applicazioni …)</p>



<p><strong>Quante linee telefoniche?</strong><br>Nelle aziende, il rapporto tra linee e interni dovrebbe rispondere a 1 linea ogni 3/4 interni<br>Negli alberghi 1 linea ogni 10 interni.<br></p>



<p>Questo rapporto può variare ovviamente in base alla mole di lavoro che si riversa sulle linee ( ad esempio un’azienda commerciale che si occupa anche di telemarketing, gestisce un customer care etc. </p>



<p>potrebbe aver bisogno di 1/3 ovvero 1 linea ogni 3 interni. Nei contact center il rapporto è praticamente 1:1).</p>



<p>Le linee a disposizione di un’azienda possono essere <strong>analogiche (RTG), ISDN BRI e PRI e VoIP.<br></strong></p>



<p><strong>Linee analogiche</strong> tradizionali, ovvero le linee che gli operatori telefonici italiani ;consegnano all&#8217;utente . </p>



<p>La linea analogica si riconosce consultando la bolletta telefonica, denominata RTG (acronimo di rete telefonica generale) e con un canone di circa 26,00 € a bimestre per linea. </p>



<p>Quella analogica invece è collegabile a qualunque dispositivo tipo centralini analogici, telefoni bca (tipo sirio) cordless etc. </p>



<p>La linea analogica è una connessione sicura collaudata e stabile, consente di visualizzare il numero del chiamante e di attivare servizi supplementari. </p>



<p>L’utilizzo di linee analogiche su <strong>impianti telefonici</strong>, limita alcune funzioni del pabx come ad esempio la documentazione del traffico e la deviazione a numeri esterni che vengono comunque attivate, ma con alcune limitazioni.<br><strong><br>Linee ISDN BRI</strong> (Basic Rate Interface – Basic rate Access – Accesso Base ISDN) si riconosce sia dalla bolletta (servizi: ISDN e canone bimestrale di circa 54,00 €)</p>



<p> che dalla caratteristica “Borchia” NT ISDN. (uno scatolotto grigio chiaro di circa 20×15 cm con due led rosso e verde) e la serigrafia <strong>NT</strong> sul coperchio.<br></p>



<p>Le borchie NT ISDN sono a loro volta in due versioni:NT1 e NT1+ (plus)<br>La versione <strong>NT1</strong> fornisce solo l’accesso base isdn in formato digitale , quindi è indispensabile avere un centralino che supporti le linee ISDN. </p>



<p>La versione NT1 non apporta costi aggiuntivi nel canone base.La versione <strong>NT1+</strong> (plus), la più diffusa, fornisce sia l’accesso ISDN in formato digitale sia le due linee analogiche convertite in analogico. </p>



<p>Infatti, sulla borchia sono presenti 2 attacchi a plug RJ45 per l’ISDN, sia 2 attacchi plug RJ11 per le <strong>due linee analogiche</strong>.<br></p>



<p>Questa versione apporta un costo di noleggio bimestrale di circa 8,00€ in bolletta.<br></p>



<p>Quindi su questa borchia abbiamo la massima libertà di scelta, ovvero possiamo decidere di collegarle ad un centralino telefonico ISDN o ad un centralino con linee analogiche.</p>



<p><strong>La linea ISDN</strong> fornisce 2 canali di conversazione e può supportare fino a 8 numeri di abbonato.<br></p>



<p>Ovvero un numero capolinea e 7 aggiuntivi. Questo consente l’attivazione di una selezione diretta di reparti o interni dell’impianto telefonico da parte del chiamante esterno. </p>



<p>In questo caso è indispensabile l’utilizzo di telefoni ISDN diretti o di <strong>centralino telefonico</strong> ISDN con gestione del multinumero ( detto anche numero aggiuntivo).</p>



<p>Le linee <strong>ISDN</strong> ; sono fornite da pochi operatori e consentono l’attivazione di tutti i servizi di abbonato e applicazioni aggiuntive e ne citiamo solo alcune: </p>



<p>Possibilità di gestire la <strong>documentazione del traffico telefonico</strong> in modo perfetto grazie alla determinazione esatta dell’inizio della conversazione e della fine.<br></p>



<p>La possibilità di attivare fino a 3 dispositivi POS sulla parte DATI della linea (ovvero senza occupare mai canali voce (i due disponibili rimangono sempre liberi per comunicazioni telefoniche), </p>



<p>la possibilità di gestire le deviazioni e trasferte automatiche a numeri esterni e cellulari senza dover temporizzare la conversazione deviata.<br></p>



<p>Le aziende e gli hotel che hanno molti interni e desiderano il servizio di <strong>selezione passante</strong> (la numerazione diretta per raggiungere i derivati del <strong>centralino</strong> senza transitare per operatori vocali automatici o centralinisti), possono richiederla attivando almeno 3 BRI ISDN. </p>



<p>L’operatore generalmente, fornisce un numero pilota (radice o radicale) e un arco di numerazione interna a 3 o 4 cifre aggiuntivo es radice 02 88881 arco di numerazione da 0001 a 9999, per avere una numerazione diretta che va da 88880001 a 88889999).</p>



<p>La selezione passante è disponibile anche su PRI ISDN.<br>E’ quindi una tecnologia molto affidabile, con elevata qualità audio e può essere utilizzata anche per servizio di videoconferenza di qualità elevata (con almeno 3 BRI ISDN)<br></p>



<p>Inoltre, con questa tecnologia i nostri tecnici riescono a monitorare la qualità delle linee per poter verificare da remoto se esistono problemi sulla centrale telefonica o da parte dell’operatore.</p>



<p><strong>Linee ISDN PRI (Primary rate interface – Primary rate Access – Accesso Primario ISDN).<br></strong></p>



<p>La tecnologia ISDN permette di avere un numero multiplo di linee (canali ISDN) anche con una sola borchia di terminazione (come lo è la NT1 per il BRI ISDN).</p>



<p> L’accesso primario ISDN può supportare da 15 a 30 canali ISDN (linee). </p>



<p>E’ quindi ideale per aziende di medie e grandi dimensioni, alberghi con utenza business o con molte camere, call center e contact center (in questo caso, consigliamo PRI ISDN da 15 canali bidirezionali). </p>



<p>L’accesso primario è il tipo di linea (quantomeno per quanto concerne Telecom Italia) più affidabile e stabile in quanto è comunque supervisionata da operatori in centrale e quindi monitorata costantemente con segnalazioni di eventuali anomalie.</p>



<p> E’ il tipo di linea che consigliamo a chi non accetta compromessi con la qualità e l’affidabilità del servizio telefonico aziendale. </p>



<p>Laddove sia presente uno o più accessi primari, è consigliabile avere linee di back up, anche con <strong>GSMBOX</strong> o linee BRI o analogiche onde evitare il blocco totale delle comunicazioni in caso di guasto all’accesso primario ISDN. </p>



<p>Sul PRI ISDN è possibile attivare il servizio di selezione passante. E’ utilizzabile anche per traffico dati ad alta velocità.</p>



<p><strong>Le linee VoIP</strong> sono fornite da gestori di telefonia su internet e spesso viene fornito al cliente un particolare router con uscite analogiche o ISDN BRI / PRI per poterle collegare al centralino, alla stregua di normali linee analogiche.<br></p>



<p>I <strong>centralini telefonici VoIP</strong> con trunking <strong>VoIP SIP</strong> – IP potranno essere collegati direttamente al router della LAN che è collegato alla WAN e quindi accede alle risorse dell’operatore telefonico.<br></p>



<p>Le connessioni VoIP sono ideali per interconnettere utenti dello stesso gestore a costo zero, e comunicare con tutti gli utenti esterni a prezzi molto vantaggiosi, rispetto alle linee fisse tradizionali.<br></p>



<p>La tecnologia VoIP è comunque la soluzione principale e a basso costo per connettere sedi aziendali distribuite geograficamente, operatori in telelavoro, agenti, personale e sedi mobili. </p>



<p>Questo grazie alla capillarità della connessione interne (ormai praticamente ovunque disponibile) e alla creazione di reti private (VPN) che le aziende attivano per connettere a livello “dati” le proprie sedi (siano pure micro sedi o singoli operatori in telelavoro).<br></p>



<p>Le linee VoIP SIP, le più diffuse e sempre più spesso utilizzate dalle piccole e medie imprese, consentono un discreto risparmio sui costi di traffico (soprattutto internazionale),</p>



<p> ma riducono spesso e volentieri la qualità e quantità dei servizi, come ad esempio il servizio fax che in alcuni casi non viene supportato (oppure con velocità ridotte). </p>



<p>Anche la qualità audio è sicuramente inferiore ad una linea tradizionale o isdn. Altro rischio è quello legato alla connettività xDSL, ovvero, il funzionamento della linea VoIP è subordinato al funzionamento della connessione dati/internet. </p>



<p>Valutate quindi se è il caso di avere linee tradizionali di backup o altra connessione dati – internet con altro operatore SIP di backup 8tutto dipende ovviamente dalla criticità del servizio telefonico della vostra impresa).</p>



<p><strong>Abbiamo quindi una situazione di “sicurezza”, qualità e performance tecnico/economica.<br></strong></p>



<p>Nella figura sotto, l’esempio di una interconnessione di sedi utilizzando centralini tradizionali e adattatori VoIP (ATA VoIP), che consentono di veicolare la voce su internet tra le varie sedi.<br></p>



<p>Su ogni sede è installato un VoIP gateway che converte in analogico o ISDN il segnale che viene trasmesso sulla rete IP.<br></p>



<p><strong>Nella figura sotto, un esempio di interconnessione attraverso sistemi IPPBX-voip e Telefoni IP.<br></strong></p>



<p>Ipotizziamo che la sede principale sia collegata attraverso una VPN alle sedi secondarie per traffico dati. Sede master Milano, sede remota 1 Roma, sede remota 3 Torino, sede remota 4 (telelavoratore) Palermo. </p>



<p>Le sede di Milano, Roma e Torino hanno centrali telefoniche connesse in VoIP, mentre il/i telelavoratore/i da Palermo ha un telefono IP.<br></p>



<p>La sede principale è dotata di linee telefoniche, di vario tipo (anche VoIP trunk SIP) GSM etc. e le condivide con tutte le sedi slave. Le sedi di Roma e Torino sono collegate anche a linee pubbliche locali.</p>



<p> Nella sede master è attivo il servizio di selezione passante (o DISA) in modo da consentire al chiamante, di raggiungere qualunque telefono periferico della struttura.</p>



<p><strong>Le immagini sono degli esempi di una struttura aziendale tipica, senza particolari criticità tecniche.<br></strong></p>



<p>Vogliono esemplificare le connessioni disponibili relativamente alle connessioni voce tra le varie sedi e/o verso telelavoratori<br></p>



<p>Queste soluzioni consentono di sfruttare al meglio le risorse che risiedono nella sede master (come linee pubbliche tradizionali e IP, interfacce per risparmio sul traffico verso radiomobili, voice mail, applicativi sw etc). </p>



<p>la struttura è omogenea e la numerazione interna è univoca e mai in conflitto, quindi, tutte le chiamate interne/esterne avvengono in modo semplice , </p>



<p>come se la <strong>centrale telefonica</strong> fosse effettivamente una sola e come se tutti gli interni vi fossero collegati fisicamente, sia pure quelli remotizzati su IP.</p>



<p><strong>I Terminali telefonici del centralino</strong><br>Dopo aver appurato quali linee sono attive in aziende e/o quali da acquisire, è necessario determinare quanti e quale tipo di apparecchio interno saranno necessari per fornire alle postazioni di lavoro, il giusto strumento di comunicazione.</p>



<p>Attualmente la tendenza è quella di fornire alcuni<strong> telefoni digitali</strong> dotati di funzioni evolute e alcuni apparecchi <strong>analogici (BCA)</strong> per le postazioni dove la comunicazione è per la maggior parte di tipo “passivo”. </p>



<p>In caso di <strong>centralino IP</strong>, si sceglieranno anche terminali IP proprietari (ovvero costruiti per uso specifico su determinato centralino) o commerciali, con protocollo SIP (se il centralino lo consente).</p>



<p>Un <strong>telefono digitale</strong> può avere tasti funzione programmabili dotati di LED di segnalazione, viva voce o amplificatore, display per visualizzare numeri e servizi, collegamento a <strong>cuffia telefonica</strong>, </p>



<p>tasti preconfigurati per velocizzare il trattamento delle chiamate e avere sottocchio lo stato dell’azienda (linee e interni) da punto di vista telefonico.</p>



<p>A loro volta i <strong>telefoni digitali</strong> possono essere disponibili in diversi modelli, con caratteristiche diverse ( ad esempio possono avere il display o no, il viva voce o solo l’amplificatore, 4/8/16/24 xx tasti programmabili) </p>



<p>Quindi la scelta del telefono digitale si basa su esigenze soggettive. Un addetto alla reception avrà bisogno di un apparecchio che visualizzi più linee/interni/servizi possibili, per velocizzare il proprio lavoro ed essere più produttiva, </p>



<p>dovrà avere una cuffia (come tutti quelli che usano il telefono almeno 1 ora al giorno) per avere le mani sempre libere.<br></p>



<p>Una postazione dirigenziale dovrà avere un telefono che visualizzi almeno gli interni più importanti e magari alcune linee esterne.</p>



<p>I telefoni <strong>analogici o BCA</strong>, sono privi dei tasti funzione con led programmabili, non hanno segnalazione digitale come i telefoni proprietari, ma consentono all’utente di usufruire della maggior parte dei servizi del centralino. </p>



<p>Cambia ovviamente l’operatività.<br></p>



<p>Infatti, se da un BCA volessimo attivare una chiamata interna, dovremo comporre il numero per intero sulla tastiera dopo aver sollevato la cornetta ( o attivato il viva voce). </p>



<p>Su un telefono digitale invece, potrebbe essere sufficiente premere un tasto diretto, dopo aver “visto” che l’interno associato a quel tasto è libero (led spento).</p>



<p><strong>I telefoni IP:</strong><br>Nel caso il <strong>centralino</strong> lo consenta, è possibile installare telefoni IP del costruttore del sistema telefonico e/o terminali IP con standard compatibile.<br></p>



<p>La soluzione con <strong>telefoni IP</strong>, consente di sfruttare la rete/cablaggio esistente. Ad esempio, installando un <strong>telefono IP</strong> con switch integrato, è possibile collegare sia il PC che l’apparecchio telefonico IP sullo stesso cavo (cavo UTP-STP-FTP).</p>



<p><strong>Softphones</strong><br>I <strong>softphones</strong>, sono telefoni “virtuali” su PC. Ovvero, è possibile avere sul proprio monitor, le funzioni del telefono tradizionale/digitale. </p>



<p>Questa opzione è ideale per contact center – <strong>call center</strong> e postazioni di lavoro in cui l’uso della comunicazione “voce” con colleghi e interlocutori esterni è continuativa e frequente.<br></p>



<p>In questo caso, è possibile effettuare chiamate da rubrica outlook, exchange o dalla rubrica di sistema, effettuare operazioni telefoniche come la trasferta della chiamata, l’attesa etc. </p>



<p>con l’aiuto del mouse e di una <strong>cuffia telefonica</strong> ( <strong><a href="http://www.plantronics.com">plantronics </a>è una delle migliori aziende che offrono cuffie adatte per qualsiasi esigenza</strong>).</p>



<p><strong>CTI</strong><br>Su molti sistemi di comunicazioni, sia tradizionali che IP, è possibile attivare l’integrazione tra la rete LAN e il centralino, </p>



<p>in modo da condividere alcune risorse e utilizzare applicazioni specifiche come ad esempio i software per CRM (customer relationship management), o semplici interfacce CTI per la selezione da outlook/exchange o da rubrica di sistema, </p>



<p>oppure per interagire con i collaboratori e con i colleghi con soluzioni messaggistica istantanea (instant messaging).<br></p>



<p>Dopo aver identificato gli apparecchi telefonici interni, è necessario “contare” quanti altri attacchi interni sono necessari per collegamento di :<br>Fax – Modem analogici – eventuali adattatori esterni (risponditori, interfacce citofoniche, Citotelefoni etc)<br></p>



<p>Ormai non è più importante considerare anche l’eventuale installazione di una o più <strong>interfacce GSM e UMTS</strong> per il risparmio sulle chiamate ai cellulari in quanto la maggior aprte degli operatori telefonici offrono tariffe flat con chiamate illimitate verso tutti i cellulari comprese nel prezzo della tariffa ogni 4 settimane.<br></p>



<p>Dopo questi passaggi obbligati, ( scelta delle linee, dei telefoni e quantità degli interni necessari), si passa alla <strong>scelta del centralino</strong> che meglio si colloca come risposta alle esigenze attuali, ma valutando anche l’espandibilità per ampliamenti a breve / medio termine.</p>



<p>Il <strong>centralino</strong> dovrà avere la possibilità (preferibilmente) di attivare servizi a valore aggiunto come risponditore integrato o caselle vocali, collegamento di una musica su attesa esterna, collegamento a stampante o PC per documentazione del traffico telefonico. Possibilità di collegare amplificatori e cerca persone esterni etc.<br></p>



<p>E’ importante che sia tele gestibile, per ridurre i costi di manutenzione.<br>Che abbia il servizio di instradamento a costo minimo (LCR), una buona gamma di telefoni proprietari digitali (magari da installare in un secondo tempo) e perché no, </p>



<p>la possibilità di mantenere gli stessi apparecchi digitali, qualora, in un secondo momento si fosse “costretti” a sostituire il sistema telefonico con uno di capacità superiore.</p>



<p><strong>La normativa</strong><br>E’ importante, stando alle normative vigenti, sapere da chi si acquista il centralino telefonico. </p>



<p>Non parliamo di identità personale ovviamente, ma professionale. La normativa in corso,(legge 109 – DM 314), regolamenta il settore TLC a livello di installazione, allacciamento e collaudo di apparecchiature e terminali per telecomunicazioni. </p>



<p>Ciò significa che i centralini ( o apparati fonia – dati) “non autoinstallanti”, devono essere installati e collaudati ( con rilascio di certificazione ) da aziende in possesso di autorizzazione del Ministero delle Comunicazioni, di grado adeguato alla capacità del sistema da installare.</p>



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Scelta del centralino telefonico

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