Panoramica Globale
- Nel 2022, sono stati rilevati 493,33 milioni di attacchi ransomware a livello mondiale.
- Il phishing rimane l’attacco informatico più comune, con circa 3,4 miliardi di e-mail di spam inviate ogni giorno. (più comune, non significa con più successo)
- Il costo medio globale di una violazione dei dati è stato di 4,35 milioni di dollari nel 2022.
Impatto sui Settori
- Il settore #sanitario è stato il più colpito per 12 anni consecutivi, con un costo medio di violazione dei dati che ha raggiunto i 10,10 milioni di dollari nel 2022
Impatto sui Piccoli e Medi Imprenditori (PMI)
- Vulnerabilità delle PMI: Il 93% delle reti aziendali può essere violato, mostrando una preoccupante vulnerabilità delle PMI di fronte agli attacchi informatici.
- Downtime: Il 40% delle PMI che hanno subito un cyberattacco ha sperimentato almeno otto ore di inattività, un tempo significativo che può avere ripercussioni sulle operazioni aziendali.
- Preparazione alla Difesa: Solo il 14% delle PMI si ritiene adeguatamente preparato a difendere le proprie reti e dati, evidenziando la necessità di una maggiore consapevolezza e formazione in materia di sicurezza informatica.
Tendenze Future
- Si prevede un aumento del 15% della criminalità informatica nei prossimi anni.
Queste statistiche possono offrire una visione chiara dell’attuale panorama della sicurezza informatica e sottolineare l’importanza di adottare misure preventive efficaci. 🛡️🔒
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Approfondimento: PMI
L’impatto della sicurezza informatica sulle piccole e medie imprese (PMI) in Italia è un argomento di grande rilevanza, soprattutto considerando che il tessuto produttivo italiano è fortemente caratterizzato dalla presenza di PMI. Queste aziende rappresentano una componente vitale dell’economia nazionale e, a causa della loro interconnessione con le grandi imprese, una loro compromissione può avere ripercussioni significative sull’intero sistema economico.
L’Importanza delle PMI nel Tessuto Produttivo Italiano
Le PMI italiane sono il motore dell’innovazione e della crescita economica del paese. Secondo il rapporto Clusit 2021, gli attacchi informatici hanno registrato un incremento preoccupante, con un impatto sistemico che incide significativamente sull’economia. Inoltre, il rapporto evidenzia che nel 2024 le perdite economiche dovute a incidenti informatici potrebbero essere nell’ordine di grandezza dei 20-25 miliardi di euro all’anno, un valore pari a tre volte il PIL italiano.
La Vulnerabilità delle PMI e l’Impatto Economico
Le PMI sono spesso meno preparate rispetto alle grandi aziende a fronteggiare le minacce informatiche. Questo è dovuto a diversi fattori, tra cui risorse limitate, mancanza di personale specializzato e una minore consapevolezza dei rischi. Un sondaggio condotto da SWG per Confesercenti ha rivelato che una PMI su quattro è stata colpita da problemi legati alla sicurezza IT. Questo dato è allarmante, considerando che le PMI costituiscono la maggior parte delle imprese italiane e che la loro sicurezza informatica è essenziale per la protezione di tutta la catena di fornitura, inclusa quella delle grandi aziende.
Rischi per le Grandi Aziende
Le grandi aziende spesso dipendono dalle PMI per servizi e forniture. Se una PMI viene compromessa, ciò può portare a interruzioni della catena di fornitura, perdita di dati sensibili e potenziali violazioni della sicurezza anche per le grandi aziende. Pertanto, è fondamentale che le PMI adottino misure di sicurezza informatica robuste per proteggere non solo se stesse ma anche i loro partner commerciali più grandi.
Investimenti e Formazione per la Sicurezza
Per mitigare questi rischi, è cruciale che le PMI investano in sicurezza informatica e formazione del personale. Il NIS Investments Report 2021 mostra che in Italia viene allocato all’11,8% del budget IT totale alla sicurezza informatica, sopra la media europea dell’8,8%. Questo è un passo nella giusta direzione, ma è necessario un impegno costante per assicurare che le PMI siano in grado di difendersi efficacemente dalle minacce informatiche.