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dark web , deve fare paura ?

dark web , deve fare paura ?

deep web

Il web non è solo quello che conosciamo e usiamo ogni giorno. Quando parliamo di web in genere ci riferiamo ai siti web del nostro giornale preferito, dell’università,

dei motori di ricerca, ai blog e ai social network. Ma questo è soltanto il surface web, il web di superficie.

Il surface web è la punta dell’iceberg di tutti questi servizi che emergendo da Internet, chiamiamo genericamente WEB.

Sotto al web di superficie c’è il Deep Web che raccoglie siti ad accesso privato garantiti da user e password o criteri di registrazione.

Un altro sotto elemento è il dark web, una parte del deep web che è possibile navigare utilizzando dei software modificati per entrare nel mondo delle informazioni non indicizzate dai motori di ricerca e ai siti.

onion che di solito trattano informazioni non gestibili dai soliti browser.

Un sotto insieme chiamato dark in quanto tratta anche argomenti non proprio legali o social non convenzionali dove le persone possono parlare tenendo completamente celata la loro identità.

Si sente parlare tanto ultimamente di dark web , proviamo a fare degli esempi.

Grazie agli strumenti che Tor offre si possono ricercare siti del web di superficie oppure i siti del network Tor,

quelli descritti dall’estensione .onion, e si possono spedire email, chattare e creare i cosiddetti “hidden service” cioè server per il web publishing o l’instant messagging simili a quelli del web di superficie ma anonimi.

La rete costituita dai siti che finiscono con l’estensione .

Onion è essa stessa una porzione del Dark Web: anonima, cifrata e non cercabile con i tradizionali motori di ricerca.

Chiaro fin qui? Bene.

Perché il Dark Web non deve fare paura?

E adesso liberiamoci di false convinzioni: nel surface web, nel deep web e nel dark web possiamo trovare contenuti di ogni tipo: legali e illegali, moralmente accettabili o immorali, utili e inutili, pericolosi o sicuri.

In tutti e tre gli strati si trovano contenuti utili, legali e sicuri, ma anche il contrario. Nel web di superficie si trovano siti di phishing per rubare dati personali agli utenti;

nel Deep Web si possono trovare documenti , film e migliaia di contenuti piu o meno riservati, nel Dark Web troviamo altri contenuti,

ritenuti illegali da alcuni paesi , informazioni ritenute segrete e tanto materiale difficilmente raggiungibile se non si conoscono gli indirizzi esatti.

Infatti non esiste un motore di ricerca come google che riesce ad indicizzare facilmente i siti per poter essere trovati.

Nel web tradizionale , le aziende e gli utenti che creano un sito o un blog vogliono essere trovati ed indicizzati, nel dark web , chi distribuisce contenuti ,

lo vuole fare in modo anonimo e solo ad una piccola schiera di utenti ben coscienti di quello che vogliono trovare.

La differenza fra i tre livelli dell’iceberg che costituisce il Web quindi non riguarda tanto i contenuti, ma il modo in cui vi si accede.

Essendo il Dark Web più difficile da raggiungere per gli utenti meno esperti ed essendo protetto da login e password e crittografia è più facile che dei malintenzionati possano costruire trappole per utenti meno esperti.

mettere in vetrina merci illegali, scambiarsi documenti e informazioni segrete o riservate aumentando le possibilità di sfuggire alle autorità.

Ma allo stesso tempo i siti del Dark Web sono quelli usati dagli attivisti di regimi autoritari per passarsi informazioni,

organizzare riunioni di sette religiose pacifiche ma fuorilegge nel loro paese, vendere e comprare bitcoin.

motori di ricerca
motori di ricerca.

No, il dark web non è oscuro perché illegale o con contenuti illegittimi,

è solo più difficile da trovare, esattamente quello che accade quando si cerca qualcosa nel fondo dell’oceano.

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