Kaspersky e la Russia
Kaspersky è una delle aziende di sicurezza informatica più conosciute al mondo e i suoi prodotti sono presenti in moltissimi dispositivi dai server ai cellulari. A seguito dell’aggravarsi delle tensioni con la Russia, la domanda che tutti ci stiamo ponendo è:
Può il suo software essere usato come cavallo di Troia per attacchi informatici?
Alla luce della difficile situazione internazionale questa domanda sta risuonando in buona parte degli uffici governativi di tutto il mondo. Ma non solo, anche all’interno di aziende e persino gli utenti di piccole imprese o gli utenti domestici si chiedono se è sicuro continuare ad usare software creato e gestito in Russia.
Partiamo da una precisazione. Kaspersky è russo, si! Il nome di per se non lascia dubbi e viene proprio dal cognome del suo fondatore Eugene Kaspersky. Ma Kaspersky non è solo un cognome Russo, ma il Brand di una Multinazionale che (stando ai dati pubblici) vanta:
“Presenza in circa 200 Paesi e territori. L’azienda impiega più di 4.000 professionisti e specialisti di sicurezza IT in 34 sedi dislocate in oltre 30 Paesi, fornendo tecnologie di Cybersecurity in grado di proteggere oltre 400 milioni di utenti in tutto il mondo.
Il rinomato team di esperti Kaspersky ha analizzato alcuni dei cyberattacchi più complessi e sofisticati mai realizzati, quali Stuxnet, Flame e Red October. L’azienda inoltre collabora ampiamente con l’INTERPOL, l’Europol e con gli organi di polizia nazionali fornendo supporto nella lotta al cybercrimine.”
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Quindi? è sicuro? Ci possiamo fidare? I nostri dati, le password salvate, le carte di credito sono in pericolo realmente?
Per quanto numerosi giornali nazionali abbiano sicuramente cavalcato l’onda con titoloni di ogni tipo (tra l’allarmante ed il catastrofico), noi essendo tecnici, ci teniamo a fare la nostra valutazione tecnica della situazione. Verità assoluta? No, non spetta a noi. Il dato di fatto è che nessuna agenzia di sicurezza ovvero nessuna organizzazione indipendente che si occupa di Cyber security ha ad oggi ravvisato un comportamento dannoso o malevolo delle applicazioni Kaspersky.
Persino il gruppo collettivo Anonymous, che sta prendendo di mira tutte le aziende che ancora stanno operando in Russia, non ha intrapreso nessuna iniziativa al momento della stesura dell’articolo, volta a smascherare eventuali piani diabolici.
Quello che per ora possiamo dirvi è che allo stato attuale il software sta operando esattamente come ha sempre fatto.
Non mettiamo in dubbio che la prudenza non è mai troppa e approcciarsi a problematiche di questo genere impone la massima cautela, soprattutto per un paese come il nostro in cui il livello di informatizzazione è poco al disopra di un paese del terzo mondo, partendo dalle amministrazioni pubbliche e passando per le aziende che continuano a vivere l’informatica come un costo, e non un valore, a differenza di quello che ci insegnano le grandi corporate USA che ormai detengono il 99% dei nostri dati (su cui guadagnano cifre astronomiche).
Qualora ci fossero sviluppi in merito a quanto detto, sarà nostra cura darne atto. Fino ad allora, riteniamo qualsiasi notizia/scelta a livello nazionale una decisione di carattere POLITICO e non TECNICO.
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